MOSTRI - fenomeni da Baraccano

Mostre
21 giugno al 8 luglio 2018

Mostro di bravura, mostro che fa paura, mostro sacro, mostro interiore che non vogliamo vedere. I mostri ci hanno sempre aiutato a dare forma alle nostre paure, permettendoci di sconfiggerle, permettendoci di vederle. Sono rappresentazioni delle cose a cui non sappiamo dare spiegazioni, di ciò che non conosciamo, di ciò che è diverso da noi. Mostro, questa parola ruvida e affascinante nasconde un’origine lontana e profonda ed è sorprendente scoprire che il suo significato assunto nel tempo è agli antipodi del suo significato etimologico “rivelazione”, prodigio, monstrum che dal latino significa ‘segno divino’.
C’è stato un tempo in cui l’essere umano non sapeva spiegare la realtà e dalle morti in mare causate da banali mulinelli nascevano storie di mostri invisibili sottomarini. C’è stato un tempo in cui la gente “per bene” amava intrattenersi andando al circo a vedere i mostri ballare e cantare, persone affette da menomazioni e deformazioni, ermafroditi, donne barbute, uomini con tre gambe, bambini orfani di ceti sociali bassissimi, per sentirsi migliori o privilegiati. In America questi spettacoli li chiamavano “side show” o “freak show” che in Italia diventarono la “baracca dei fenomeni” o i fenomeni da baraccone. 
A noi che i mostri sono sempre piaciuti fanno paura altre cose, come l’assenza di immaginazione, di fantasia e di amore verso l'essere umano, gli animali, le vive presenze. Per questo abbiamo voluto rendere omaggio ai mostri, perché ci piace tutto ciò che esce dall’ordinario, tutto ciò che ricorda la convivenza del bene e del male in un unicum senza fine, tutto ciò che necessita di uno sguardo più profondo per essere compreso e liberato. 

 

Elastico faART presenta MOSTRI - fenomeni da Baraccano, un ciclo di mostre di artisti/e indipendenti ed emergenti, in collaborazione con AICS nella suggestiva location del Baraccano.


INSIEMI S-CONNESSI
inaugurazione GIOVEDI' 21 GIUGNO ore 18:30
In mostra dal 21/06/18 al 08/07/18

"La mostra nasce dall'esperienza del laboratorio espressivo artistico condotto dall'Associazione Cristina Gavioli all'interno dei progetti PRISMA.
L'Associazione collabora da alcuni anni con il Dipartimento di salute mentale con progetti volti a promuovere il benessere della persona e la sua integrazione nella collettività. Al laboratorio, che si è svolto all'interno della Biblioteca di Villa Spada, hanno partecipato cittadini/e di Bologna, persone che sperimentano un momento di difficoltà psichica e alcuni studenti della scuola superiore “Leonardo da Vinci” di Casalecchio di Reno”, il suo obbiettivo non è quello di produrre manufatti esteticamente gradevoli ma utilizzare l'espressione artistica per veicolare contenuti non esprimibili con la parola. L'arte diventa veicolo e linguaggio per comunicare ed esprimersi, per condividere, avvicinarsi e conoscersi da altri punti di vista. La mostra vuole illustrare come il processo creativo può essere in grado di trasformarci e aprire porte inaspettate che abitano ognuno di noi."