Chaplin vs. Keaton

29 giugno 2016

Anno: 1921

Regia: Buster Keaton e Edward Cline; Charlie Chaplin

Cast: Buster Keaton, Charles Dorety (gangster), Bartine Berkett (la donna); Buster Keaton, Joe Roberts (capo della polizia); Charles Chaplin (il vagabondo), Edna Purviance (la madre), Jackie Coogan (il bambino)

 

Recensito il 29 giugno 2016 da Sara Tomasin

 

Il 1921 è stato un anno cruciale per entrambi i grandi artisti di questo curioso programma multiplo offerto in piazza Maggiore il 29 giugno. Se Chaplin è già una star internazionale che sta per diventare indipendente (proprio con The Kid, suo primo lungometraggio) anche a livello produttivo, Keaton sta entrando nella decade che lo vedrà diventare uno dei giganti del cinema mondiale.

Le prime due proiezioni - di Keaton - sono la funambolica The High Sign, dove le doti performative ed atletiche della celebre Great Stone Face del cinema americano la fanno da padrone e dove l'artista inanella una catena perfetta di gag acrobatiche e non; e, subito dopo, la più celebre Cops, mirabolante susseguirsi di inseguimenti che finisce con la resa - volontaria - di Keaton alla folla oceanica di poliziotti che lo inseguivano. A concludere la serata, infine, è il dolce amaro lungometraggio The Kid di Chaplin: un film che, come desiderava l'autore, strappa un sorriso ed una lacrima.

Recensire simili pellicole sembra fuor di dubbio superfluo, specialmente se si vuole evitare di riportare un banale elenco di superlativi oppure di citazioni da altri critici e storici del cinema. Piuttosto, ci si limita a segnalare come straordinaria l'assoluta attualità delle pellicole proiettate, che, se nei temi sono lontane da noi (proibizionismo, abbandono dei figli illegittimi, etc), comunque conservano inalterata la loro incisività.

Per verificare se questa fosse solo una mia impressione, ad un certo punto - come mi capita di fare anche durante la proiezione di pellicole contemporanee - ho voluto staccare lo sguardo dallo schermo e sbirciare i volti del pubblico. Ho visto visi completamente assorbiti dalla poesia di Buster Keaton che fugge dalla polizia fra mille trucchi, ho visto occhi lucidi quando gli addetti cercano di strappare a Chaplin il bimbo per portarlo in orfanotrofio. Ho visto che non ha mai smesso di essere il 1921 per questi film. 

Piazza Maggiore, gremita di una folla che Cecilia Cenciarelli di Cinema Ritrovato ha definito "oceanica", scoppia ancora a ridere esattamente nei momenti previsti dalle pellicole e vibra in quelli più drammatici, dimostrando che questi film non sono mai invecchiati e non presentano mai momenti ritenuti ormai ingenui dalla platea. Ho visto persone che, alla fine della proiezione, faticavano a lasciare la propria sedia, perché volevano che quel 1921 durasse ancora un po'. E io ero fra queste.