Anselmo Ballester: pioniere dei pittori del cinema

Approfondimento - Incontro su Anselmo Ballester

Dove: Sala Auditorium - Laboratori delle Arti UniBo

Quando: Domenica 26 Giugno 2016

 

Domenica 26 giugno, si è tenuta alla Sala Auditorium della Cineteca di Bologna, un incontro interamente dedicato alla figura del pittore, illustratore e cartellonista del cinema italiano, Anselmo Ballester, in occasione del festival del Cinema Ritrovato. L’incontro è stato caratterizzato da un panel di esperti delle opere di Ballester, tra cui la Dott.ssa Paola Pallottino e i nipoti del grande pittore, Claudio, Lidia e Rita Procesi, ed è stato moderato da Andrea Maioli.  L’incontro si è collocato in un quadro di approfondimento sulla figura dell’artista, alla luce dell’attuale mostra in corso presso la Sala Borsa fino al 30 luglio. La mostra espone una selezione di manifesti precursori di quella che sarà l'arte della pubblicità cinematografica.

Se i poster di Ballester hanno contribuito a costruire la storia del cinema, significa che forse un cartellone cinematografico è qualcosa di più di un semplice strumento di merchandising. Come ha sinteticamente riassunto la Dot.ssa Paola Pallottino, trovare un poster di Ballester significa ritrovare un’intera epoca, quella degli anni d’oro del cinema italiano, tutta riassunta nel piccolo spazio di una locandina. È infatti quella una delle difficoltà principali del lavoro di illustratore per il cinema: come comprimere un intero film nello spazio di un foglio A2 o A3? Proprio in questo sta la genialità e la capacità intuitiva di Ballester.  A questo proposito, nei suoi lavori Anselmo Ballester, fece un largo uso dello stratagemma della silhouette: era infatti solito rinchiudere all’interno di una figura sagomata inerente al simbolismo del film, tutti i personaggi e le scene salienti.

Tuttavia, ciò che sicuramente rese inimitabile il Maestro, fu l’incredibile arte con cui padroneggiava i colori. Come raccontano i nipoti, “Ballester era colui che da tre colori, poteva crearne trecento”, e memorabile è infatti nei ricordi di questi, la famosa tavolozza del nonno, ricca di sfumatura e capace di catturare migliaia di contasti. E nella tavolozza di Ballester, come afferma Maioli, un colore in particolare cattura maggiormente l’attenzione: il verde, ma di una sfumatura tale da meritarsi l’appellativo di “verde Ballester”: si vedano per esempio i vestiti delle locandine di Trinidad e Destinazione Budapest, o gli occhi verde glaciale e colpiti da un tocco di luce di molti protagonisti dipinti dal pittore.

Durante l’incontro, i nipoti raccontano al pubblico i loro ricordi sulla figura del nonno, impegnatissimo con le consegne e sempre immerso nel suo studio. E raccontano anche del prezioso aiuto della nonna: ogni volta che un’opera di Ballester era pronta per essere spedita alle case cinematografiche, la nonna, con grande precisione e cura per i dettagli, confezionava pacchi di carta a regola d’arte, pronti per essere spediti e vedere il loro contenuto esposto in tutto il mondo.  

In una riflessione conclusiva, si constata come, sfortunatamente, la generazione dei pittori del cinema e Ballester stesso, non abbiano nel tempo creato allievi, eredi della loro arte, di quel periodo così dorato e vitale della storia del cinema. Restano tuttavia dei manifesti bellissimi che hanno ancora tantissimo da svelare sull’epoca del cinema e riscoprono nuovamente l’arte più autentica dietro alle locandine.

 

Approfondimento dell'incontro a cura di Alice Michelini.

 

Informazioni utili sulla Mostra

Anselmo Ballester: pioniere dei pittori del cinema

A cura di Maurizio Baroni e Rosaria Gioi. In collaborazione con Emiliano Lecce e Giuliana Cerabona.

Dove: Salaborsa – Piazza Coperta

Orari di apertura: Lunedì 14.30-20 / Martedì-venerdì 10-20 / Sabato 10-19

Ingresso libero

 

Photo credits: www.limitedruns.com

 

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