Blue Unnatural - Future Film Short

Durante questa edizione del Future Film Festival, la piazzetta Pier Paolo Pasolini ospita le proiezioni dei cortometraggi di animazione selezionati dagli organizzatori.

Ad aprire la prima serata è stato Blue unnatural (in replica il 3 maggio ore 14.00), il nuovo lavoro del regista e animatore Marco Bolognesi. Mescolando tecniche diversissime (disegno, pittura, computer grafica, stop motion...), l'autore bolognese crea un mondo distopico che nasce dal cyberpunk nutrendosi di tanto cinema fantascentifico (il più immediato ed evidente riferimento è Blade runner, ma si potrebbero fare anche i nomi di eXistenZ, Akira, Ghost in the shell, Gattaca, The zero theorem e tanti altri). Il risultato è un'opera strana e disturbante, che rinuncia alla narrazione classica per travolgere il proprio pubblico con delle immagini scure dove spicca il blu del titolo, il colore scelto come simbolo di una una società ipertecnologica e repressiva.

I cortometraggi successivi hanno dato prova di una grande varietà di temi e stili. Nessuno simile a Blue unnatural, anche se alcuni gli si possono avvicinare per la capacità di nutrire paure e inquietudini degli spettatori (il migliore forse l'agghiacciante, letteralmente, Locus, cortometraggio polacco), mentre altri invece si sono dimostrati più tradizionali e facilmente godibili (deliziosa la zanzara senziente di Love is a sting, irlandese).

L'animazione è un genere che può raggiungere spettatori dai gusti più diversi, capace sì di parlare ai bambini, ma contemporaneamente di affrontare con intelligenza le istanze che sorgono nella nostra società. È ancora necessario dimostrarlo? La risposta dovrebbe essere scontata, ma forse non lo è, e il Future Film Festival raccoglie questa ricchezza e la porta al suo pubblico, come ogni anno.

Blue unnatural, note di regia
Blue Unnatural di Marco Bolognesi a Bologna e Forlì


Marcello Bonini per la redazione di Flashgiovani