Cosa c'è dietro alle quinte delle storie disegnate? Cosa guida l'ideazione e la realizzazione di tavole amate da tutti? Per rispondere a queste domande - e a tutte le altre che curiosi e appassionati possano avere - c'è Disognando, il ciclo di incontri con gli autori (sceneggiatori e/o illustratori) che parlano del loro mestiere. Giovedì 22 febbraio alle 17:30 la rassegna, organizzata da Enrico Righi in Biblioteca Sala borsa, ospiterà Pietro Scarnera e Antonella Selva per parlare di fumetti biografici e graphic journalism.
Pietro Scarnera è nato a Torino nel 1979. E' cresciuto fra Torino, l'Appennino bolognese e lunghi viaggi in auto verso Bari, lungo l’A14. Ha esordito nel mondo del fumetto nel 2009, vincendo la selezione per giovani disegnatori dell'Emilia Romagna legata al Festival Komikazen. Da questo concorso nasce il libro Diario di un addio, per l'editore Comma 22, pubblicato nell'ottobre del 2010. Nel 2014 pubblica il suo secondo lavoro, Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi. Nella sua versione francese, Une étoile tranquille, nel 2016 il libro si aggiudica il Premio Rivelazione al Festival del fumetto di Angoulême. Giornalista pubblicista, ha lavorato come corrispondente per l’agenzia di stampa Redattore Sociale. Nel 2014 è tra i fondatori del portale di informazione a fumetti Graphic News http://graphic-news.com Il suo ultimo lavoro è la storia breve Rec Play, uscita nel 2015 per Comma 22.
Antonella Selva è nata a Bologna nel 1960. Non ha fatto studi artistici ma letterari, anche se in un certo senso è cresciuta in mezzo all'arte applicata, poiché il padre si occupava di restauro di cornici antiche. Oggi rimpiange di non avere una formazione artistica più strutturata, anche se l'amore per l'artigianato continua a orientare le sue scelte tecniche. In effetti il suo approccio col disegno è stato da sempre "narrativo": le sue immagini non possono prescindere dal senso che acquisiscono nel quadro di una narrazione. La militanza nelle file della nuova sinistra, negli anni '80 e '90, le ha aperto la strada verso esperienze importanti e profondamente formative: il Nicaragua, la Palestina, l'Iraq, la scoperta del mondo arabo e dell'Islam, l'esperienza settennale nel consiglio comunale di Bologna, il mondo parallelo dell'immigrazione. Oggi per lei non avrebbe senso disegnare senza aver vissuto queste esperienze, che ora premono per essere restituite sotto forma di storie. Per questo sta lavorando a livello tecnico per trovare uno stile espressivo sempre più efficace e adeguato alle sue tematiche. Raccontare per l'autrice non può essere disgiunto dall'agire e infatti essa ha messo l'esperienza maturata al servizio di progetti di cosviluppo in Marocco e di integrazione interculturale a Bologna, insieme al marito, attraverso l'associazione "Sopra i ponti" di migranti marocchini, che vogliono essere protagonisti nel loro paese d'origine come nel loro paese d'adozione. Ha al suo attivo, per le Edizioni Nuova S1, collana Il Girovago, il graphic novel Femministe, una storia di oggi, 2015, e due storie brevi nei fumetti collettanei Come il Titanic, 2014, e Il mio viaggio fino a te, 2012, quest'ultimo frutto di un laboratorio espressivo con migranti condotto dall'associazione "Expris Comics". Nel 2013 ha fatto parte, insieme a "Expris Comics", del primo gruppo di autori che hanno inaugurato il progetto di contaminazione, tra fumetto e teatro, Diari da uno spettacolo.
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