Un breve, incompleto, scomodo viaggio nella povertà economica, mentale e alfabetica,
tra monologhi comici, giochi linguistici e contributi scientifici.
La Povertà è il tema scelto quest’anno dall’ErrorDay.
Perché la povertà è una delle più grandi paure del nostro mondo. La povertà è il timore del futuro, è uno specchio che non riflette bene.
La povertà è oggetto di tante indagini, eppure è il grande rimosso contemporaneo.
Quando è al centro di un discorso o anche di un’opera d’arte è per lo più sterilizzata, inodore e insapore, in modo da non disturbare il manovratore e nemmeno tutti gli altri. La povertà non è solo di natura economica: è mancanza di tempo, di ascolto, di cura,
di coraggio, di immaginazione.
Uno spettacolo di e con Clelia Sedda, Alberto Piancastelli, Massimo Privitera, Maria Teresa Scorzoni.
Compagni di cammino, in questa incosciente esplorazione di un tema universale, sono i sapienti Annagiulia Gramenzi (Mai dire Mais), Lorenzo Lorusso & Tamara Sandrin (La Penosa Zavorra Umana), Davide Conte (Miseria ladra).
Con la collaborazione di Alberto Bolognini, Giacomo Grassi, Vittorio Riguzzi e Vincenzo Fidomanzo.
