
“FRINGE” è una mostra collettiva che riunisce le opere di nove artisti internazionali – Agnieszka Mastalerz, Alexei Izmaylov, Amba Sayal-Bennett, Dionysis Saraji, Hannah Morgan, Hoa Dung Clerget, Luca Rubegni, Paula Santomé e Ty Locke – e che riflette sulle soglie, i bordi e le zone liminari come luoghi fertili di incontro e trasformazione. La mostra, a cura di Marta Orsola Sironi, si sviluppa in dialogo intimo con il contesto architettonico e storico della galleria LABS Contemporary Art, uno spazio con una stratificazione secolare che si riflette nelle ricerche esposte.
Evento
Sabato 14 giugno 2025, dalle ore 17 alle 21, LABS Contemporary Art inaugura FRINGE, mostra collettiva ideata dalla curatrice indipendente Marta Orsola Sironi e visitabile fino al 13 settembre 2025.
Le opere esposte – tra pittura, scultura e video arte – appartengono a nove artisti internazionali emergenti: Agnieszka Mastalerz, Alexei Izmaylov, Amba Sayal-Bennett, Dionysis Saraji, Hannah Morgan, Hoa Dung Clerget, Luca Rubegni, Paula Santomé e Ty Locke.
Il percorso espositivo interroga i margini e le soglie come spazi di transizione, tensione e possibilità, in un confronto continuo tra identità individuale e memoria collettiva.
Il progetto nasce in dialogo con lo spazio che lo ospita: LABS Contemporary Art è situato nel cuore di Bologna all’interno di un’ex cappella del XIII secolo, un tempo parte dell’Ospitale di San Biagio. Trasformata in taverna dopo lo scioglimento della Compagnia dei Servi nel 1816, oggi la struttura ospita una galleria d’arte contemporanea, mantenendo intatta la stratificazione del suo passato.
Il termine fringe, in inglese, indica sia un bordo decorativo sia ciò che si colloca ai margini, lontano dal centro. In questo contesto, FRINGE esplora la permeabilità dei confini e la soglia come luogo d’incontro e movimento. La mostra riflette sulla memoria – individuale e collettiva – come pratica viva e orientata al futuro, capace di generare visioni e possibilità.
La ricerca curatoriale si ispira a fonti eterogenee: dalle mnemotecniche dell’antichità greca ai teatri della memoria rinascimentali di Giulio Camillo, dal pensiero di Giordano Bruno agli studi di Aby Warburg sulla sopravvivenza delle immagini. Qui, la memoria si rivela come impulso creativo, partecipazione cosmica, fondamento di un pensiero liberato.
Allo stesso tempo, FRINGE dialoga con riflessioni contemporanee sullo spazio e sull’abitare, attingendo al concetto di orientamento di Sara Ahmed, alla poetica dello spazio di Gaston Bachelard e alle scritture di Annie Ernaux e Jeanne Benameur, dove l’immaginazione si fa forma di resistenza e strumento di trasformazione.
FRINGE invita così a oltrepassare il bordo, a sostare nei margini, a riconoscere nello slittamento, nella memoria e nell’instabilità, la possibilità di ritrovare un orientamento e, forse, un luogo in cui abitare il proprio presente.
Orari di apertura
Martedì – Sabato: h. 10:00–13:00 / 15:00–19:00 o su appuntamento
Contatti
Labs Contemporary Art
Via Santo Stefano 38, Bologna
Tel. +39 051 3512448 | Mob. +39 348 9325473
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