Il museo che riflette su sé stesso: l’arte contemporanea come chiave di rilettura del patrimonio

Mostre
27 Aprile 2025
museo che indaga se stesso

Primo panel pubblico nell’ambito della mostra Acacia di Marco Maria Zanin
Domenica 27 aprile 2025, ore 11 a Palazzo dei Musei, Via Lazzaro Spallanzani 1, Reggio Emilia
Un dialogo tra Marco Maria Zanin, Marco Scotini e Matteo Lucchetti, moderato da Giada Pellegrini.
L’arte contemporanea come strumento critico e riparativo per ripensare il patrimonio museale, le sue omissioni e le sue possibilità future.

L'Evento

Domenica 27 aprile alle ore 11, presso il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia, nell’ambito della mostra Acacia di Marco Maria Zanin – progetto che intreccia archeologia, memoria personale e pratiche artistiche contemporanee – si terrà il panel pubblico Il museo che riflette su sé stesso: l’arte contemporanea come chiave di rilettura del patrimonio.

L’incontro intende attivare una riflessione condivisa su come l’arte contemporanea possa agire come forza trasformativa, capace di mettere in discussione i dispositivi canonici dell’archivio, interrogare le funzioni del museo e aprire traiettorie di riparazione storica, culturale e personale.

In dialogo con l’artista e antropologo Marco Maria Zanin, interverranno Marco Scotini — curatore e teorico che indaga da anni il potenziale politico dell’archivio come contro-narrazione — e Matteo Lucchetti, curatore e storico dell’arte che esplora la funzione sociale dell’arte e le dinamiche di inclusione nei processi culturali. A moderare sarà Giada Pellegrini, archeologa e responsabile delle collezioni archeologiche dei Musei Civici di Reggio Emilia.

I relatori esploreranno il ruolo del museo come spazio non neutrale, attraversato da tensioni storiche, omissioni e possibilità di riscrittura. Da dispositivo di conservazione a soggetto riflessivo, il museo si presenta come organismo capace di interrogare le proprie genealogie e immaginare nuovi rapporti con comunità, territori e oggetti. L’archivio, in questa visione, si configura come ecosistema narrativo dinamico, riattivabile grazie a pratiche artistiche che ne evidenziano i silenzi e ne rilanciano il potenziale.
Il concetto di riparazione assume così un valore relazionale e generativo, che attraversa la sfera pubblica e quella intima: un gesto che connette storie frammentate, saperi marginalizzati e vissuti corporei, aprendo nuove possibilità di relazione tra lutti privati e memorie pubbliche.

Questo primo panel è una soglia critica per mettere in discussione le forme di autorappresentazione del museo e sperimentare modalità di cura del patrimonio che non siano solo conservazione, ma anche riconfigurazione. L’iniziativa rafforza una prassi già attiva nei Musei Civici di Reggio Emilia, che promuovono da anni l’arte contemporanea come strumento di rilettura critica e coinvolgimento delle comunità.


Contatti

Musei Civici di Reggio Emilia
Palazzo dei Musei, Via Lazzaro Spallanzani 1, Reggio Emilia
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Indirizzo
Palazzo dei Musei, Via Lazzaro Spallanzani 1, Reggio Emilia